(I negozi di Napoli scelti e raccontati da Francesca)
Tra le storie che mi hanno raccontato le persone che ho intervistato, quella della nascita di Officine orafe è una delle mie preferite, forse perché mi ricorda che, volendo, nella vita è possibile cambiare percorso anche in maniera eclatante. Nell'elenco già avevo una ragioniera che ha scelto di occuparsi di arte e artigianato, un aspirante procuratore legale che poi si è dedicato ai viaggi e al commercio di oggetti etnici, un restauratore di libri che ora vende borse, uno studente di Legge ora libraio… Nonostante questo, l'idea di un laureando in Agraria che abbandona l'allevamento di cavalli di cui si occupa per andarsene a Firenze a frequentare una scuola orafa mi ha fatto davvero sorridere!
Tutto comincia nel lontano 1984, quando a Raimondo De Santis viene l'idea di fare un regalo speciale ad un'amica: prepara il disegno di un gioiello e lo porta ad un orafo per farlo realizzare. Evidentemente la creazione ha successo, perché continua a disegnare modelli per le amiche e ad un certo punto si mette a realizzarli in casa, con strumenti, a suo dire, parecchio primitivi. Poi la decisione, nel 1987, di frequentare una scuola orafa a Firenze, ma una volta tornato a Napoli, ancora non incontra l'occasione giusta: lavora come assicuratore e come contabile, ma quando calano le prime ombre della sera si siede ad un banchetto da lavoro che si è preparato a casa e torna al lavoro di orafo. Il caso poi gli dà una mano: nel '91 incontra un'amico che gli parla di un locale da affittare ad un prezzo possibile (altri tempi!) e con una cifra relativamente modesta riesce a realizzare il suo sogno: nasce così Officine orafe.
Quello che colpisce nell'allestimento di questo spazio è l'essenzialità: due vetrinette sulla strada e qualche altra all'interno con esposte le ultime creazioni, un grosso album fotografico con gli oggetti realizzati in vent'anni di attività, in fondo al locale un banco da lavoro che mi sembra minuscolo, dove Raimondo lavora sotto gli occhi dei clienti. Del resto, mi spiega, non servono molti strumenti, basta poco; l'unica parte della lavorazione che non può eseguire personalmente è la fonditura. La stessa essenzialità la trovo nei gioielli che propone: nella mia collezione privata ci sono un paio di orecchini d'ametista verde dalla montatura quasi invisibile, come due grosse gocce di luce, poi le luminose "perlocce" legate da un sottile filo d'oro e due cerchi d'argento ritorti, semplici e belli.
Nelle vetrinette occhieggiano ciondoli dalle forme stilizzate, anelli dalle pietre luminose, orecchini sobri ed eleganti… Ogni monile ha un suo nome fantasioso e poetico (trovate tutto nel sito), se poi scegliete qualcosa che non è pronto, nel giro di pochi giorni può essere realizzato; ma state attenti al sabato: non sempre troverete aperto. Del resto, si sa, il lavoro non è tutto nella vita…
di Raimondo De Santis via Ferrigni, 2
80121 Napoli
tel. +39 081 404844
www.officineorafe.it officine@officineorafe.it
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